sabato 3 agosto 2013

Living in the jungle!

Visita di piena estate quella di oggi, giusto una giornata da 40 gradi in pianura. Sono con Luca, friulano trapiantato a Bologna, fresco di corso di arrampicata. Giusto per evidenziare la differenza tra la plastica e la falesia, lo porto in questa giungla...Bottino: appena arrivati vipera o similare sul sentiero, puntura di ape per lui è di vespa per me. Le zecche...no quelle forse oggi hanno avuto pietà di noi... Battute a parte, c'è bisogno di un po' di manutenzione, la panchina ormai è rotta e instabile, la buchetta e' da cambiare, se ne riparla questo autunno. Nella foto Luca alle prese con il tetto di Ottobre Rosso.

lunedì 31 dicembre 2012

Ultimo giorno di un lungo anno

Visita last minute a Susano il 31 dicembre. Pomeriggio molto bello e fresco, il sole gira ancora basso. Quattro vie in autosicura, sapore d'inverno che poi tramutera' in primavera, foglie che cadono sulla testa mentre arrampico. Un po' di manutenzione con cambio moschettone provvisorio in catena. Sono le 16.30 dell'ultimo giorno di un lungo anno, nei miei pensieri e soddisfazioni rientro verso casa.

domenica 24 giugno 2012

100!

Con la via Ibex al Piccolo Lagazuoi oggi raggiungo, con grande gioia, il traguardo delle 100 vie percorse su roccia. Non è facile, se non impossibile, descrivere tutto questo. Vorrei però ringraziare tutti coloro che sono stati legati alla corda con me durante questo lungo percorso. Prima di tutto mia moglie Hanna, mio babbo Bruno, mio suocero Onno, Walther, Piero, Lele, Marcone, Robilung, Cristiano, Ivan, Giacomo, Cecco, Martino, Lorenzo e Grazia, Lorenzo ON-OFF, Giorgio, Paolo, Alessandro, Marcello, Scott ed eventuali altri che potrei aver dimenticato dal 1995 ad oggi.

lunedì 14 maggio 2012

Dopo l'inverno

La situazione attuale della palestra è buona, ci sono andato già alcune volte e le vie sono pulite. Ovviamente è maggio, stagione preferita dalle zecche quindi non sottovalutate il problema e controllatevi appena giunti alla parete e quando rientrate. Le neve dell'inverno ha infiltrato la roccia in alcuni punti creando qualche scaglia, porre attenzione. Nell'uscita di sabato scorso ci siamo imbattuti in una biscia di grosse dimensioni, nella zona di foglie che sta sotto la fissa che porta all'attacco di "Fra la via Emilia e il West". Il mio amico Robilungh ha fatto un bel salto quando l'ha vista a soli 3 metri di distanza. Secondo me si tratta di una Natrix Natrix, innocua biscia nostrana (vedi foto presa da wikipedia) che comunque non ti lascia indifferente....

domenica 27 novembre 2011

Prima dell'inverno

In attesa dell'inverno che non arriva, novembre è stato il mese dell'arrampicata con tre bellissime uscite tra Arco, Brentino e la Corma di Machaby. Quale modo migliore di chiudere questo mese, in questa stupenda giornata di sole, se non con una visita a Susano. Ho speso un po' di tempo per sistemare la via "Climb on Monte Pero". Purtroppo negli anni gli appoggi per i piedi si erano ridotti sotto i minimi, quindi li ho ripristinati come sono nati nel lontano 1993. Con questo intervento la via ritorna nei parametri del grado indicato (5b+). Giù in basso ho pareggiato un po' la base di "Il Kursk". Il primo passaggio sembra un po' difficile, ma basta fare buon uso dei piedi. Per il resto tutto in ordine, sole e splendide giornate per fare qualche tiro di corda. Ricordatevi lo spray contro le zecche, non ci sono più stagioni neanche per loro...

sabato 22 ottobre 2011

Concetto di via Lunga a Badolo

Con Walther (SA 730) ci siamo fatti questo viaggio attraverso le arenarie plioceniche, cercando una logica combinazione per percorrere i 110 metri affioranti di parete. Con piacere abbiamo riscontrato che la sicurezza lungo il percorso è ottima; gli itinerari percorsi sono stati tutti recentemente richiodati, tranne il tiro finale che mantiene comunque la buona chiodatura del 1995.


Questo il nostro percorso:

L1: La ferla, 4b, 40 metri (fino alla cengia). Sosta su 2 chiodi.
LT: trasferimento su cengia. Catena di sosta con anello.
L2: Due Tetti, primo tiro, 5c, 22 metri. Catena di sosta con anello.
L3: Due Tetti, secondo tiro, 4a, 12 metri. Sosta su alberi.
LT: trasferimento su sentiero.
L4: Diretta del Fico, 5c+, 18 metri. Uscendo a sx, sosta su 2 chiodi.
L5: Spigolo della Lunetta, 3c, 35 metri. Sosta su 2 chiodi.

Sviluppo complessivo: 127 metri

Materiale necessario:

13 rinvii, discensore, casco, moschettoni a ghiera, 2 fettucce da 60 cm e 2 da 120 cm per le soste e gli ancoraggi su piante degli ultimi tiri.

Note:

Con le gradazioni sono stato forse leggermente largo, ma non credo di tanto. In uscita da L3 c'è un passaggio delicato, comunque ben chiodato.

Alcune foto della via:

https://picasaweb.google.com/109384316873090337750/Badolo22Ottobre2011


mercoledì 27 luglio 2011

Situazione 24 Luglio 2011

Rimontata la targhetta della via "il Kursk" e sistemata la catena, ora piazzata all'inizio del secondo tratto di ferrata.
Eseguita anche pulizia generale della via "Fra la via Emilia e il West".


domenica 5 giugno 2011

Situazione falesia giugno 2011

Oggi sono stato a Susano Basso con l'intenzione di fare un po' di manutenzione. Ho cambiato la corda fissa (ora di colore rosso) che porta alla via "Fra la via Emilia e il West". Al momento questa via in basso è parecchio sporca; in questa zona ci sarebbe poi l'intenzione di mettere in piedi un nuovo terrapieno da collegare a quello già esistente. Ciò consentirebbe un accesso più gradevole e comodo. Vedremo di metterci a lavoro appena possibile.
La targhetta del "Kursk" è stata tolta per essere riverniciata, ma su questa corta e forse non fortunata via oggi ho fatto un intervento importante. La catena era posizionata alla sommità di un'enorme masso che sta lì dalla notte dei tempi. Era però un po' di tempo che non mi piaceva gravare troppo su questo bel pietrone posto sopra una specie di piano inclinato. Così, dopo aver cambiato le vecchie piastrine di alluminio con nuove inox Kong, ho tolto l'ultimo ancoraggio e la sosta, che ora è posizionata all'inizio del secondo tratto di ferrata. La catena è provvisoria, ma come posizione mi sembra funzionale. La via rispetto a prima ne guadagna un bel passaggio di ristabilmento pinzando il bordo destro del masso, appena sopra l'ultimo fix.

La situazione in generale non è male, le vie abbastanze pulite e la giungla contenuta, grazie anche alla primavera secca appena conclusa. Ho notato anche che qualcuno viene ad arrampicare a Susano, e questo mi fa piacere perchè ciò contribuisce a tenere il posto "vivo".

domenica 2 gennaio 2011

Piccoli atti di vandalismo?


Rovinata la targhetta della via il Kursk. Capisco che qualcuno può essere in disaccordo con il grado, ma rovinare il lavoro degli altri non è mai edificante.

lunedì 5 luglio 2010

Targhette

I nomi alla base delle vie di Susano Basso erano ormai illegibili sulle vecchie targhe di legno. Le ho sostituite con targhette metalliche verniciate e bulloneria inox, sembra venuto il bel lavoro.

giovedì 27 maggio 2010

Schema delle vie




Susano Alto

1.     L'alba del nuovo mattino 5a, 6 metri

2.     Climb on Monte Pero 5b+, 6 metri

3.     Toky c'è 3a, 6 metri

Susano Basso

1.     Il Kursk (anime perse) 4c+/5a, 6 metri

2.     Die hard 5a, 14 metri

3.     52 gioca o muori 5c, 14 metri

4.     Caccia a Ottobre Rosso 6a+/6b, 14 metri

5.     Gli occhi di Eleonora 6a+, 12 metri

6.     Fra la via Emilia e il West 5a, 17 metri

Situazione vie falesia di Susano

Cari amici,
vi informo che nella falesia di Susano, da circa un anno c'è una nuova via, "Fra la via Emilia e il West".
Si raggiunge seguendo in discesa la corda fissa che parte dalle base delle altre vie di Susano basso. La lunghezza è stimata in 17 metri max, il grado è ancora da verificare. Il passaggio più difficile è la partenza dopo la cengia, ma a occhio dovremmo essere dentro il 5a. La via attacca su una paretina verticale di 4 metri (2 ch.resinati), per poi proseguire su rocce più facili ed inclinate fino a una cengia (3 ch.resinati). Verticalmente per uno strapiombetto e un vago diedro (2 ch.resinati) si arriva alla sosta (catena su 2 ch.resinati + moschettone fisso a ghiera).
Non vi aspettate un granchè, specialmente perche' la sezione intermedia è molto facile. Ma una via in più è sempre meglio di niente.

Fate attenzione perchè, specialmente nella prima parte, qualche pietra si muove!

Ci sono altre piccole novità, che sono:

Susano Alto

Per entrambe le vie "l'alba del nuovo mattino - 5a" e "climb on Monte Pero - 5b" è stato aggiunto un fix con piastrina e abbassata la partenza di 40 cm. Il fix in più si è reso necessario per adattare la chiodatura del 1993 agli std di sicurezza attuali. Ripuliti e riportati alle condizioni originali appoggi e appigli.

Susano Basso

Ripulita dai licheni la via "Il Kursk", in modo da invogliare le ripetizioni. La via è breve (6 metri), ma andrebbe rivalutata come riscaldamento.

Al momento (maggio 2010) le piogge frequenti dell'ultimo periodo hanno fatto ricrescere molta vegetazione, quindi una parte delle vie avrebbe bisogno di una ripulita, fra la via Emilia e il West prima di tutte.

Attenzione alle zecche, purtroppo diffuse in loco. Seguite fedelmente il sentiero di accesso e controllatevi subito.

Accesso alla parete

Informazioni stradali: Susano si raggiunge dalla SS64 - Vergato prendendo la provinciale per Cereglio-Zocca (7km). Parcheggiare con cura nel campone della Pizzeria, sulla sinistra a fine paese. Avvicinamento: Imboccare a piedi la stretta stradina asfaltata di fronte al parcheggio (passa tra un muro di cinta e una casa di colore giallo, che poco dopo diventa sterrata. Non tentare in nessun modo si proseguire con l'auto! Percorrerla per una decina di minuti, fino ad oltrepassare due abitazioni. Giunti a uno spiazzo evidente, ci sono due possibilità. Continuando per il sentiero principale in due minuti si raggiunge "susano alto". Scendendo invece a destra per traccia appena marcata si arriva a "susano basso". Per "susano basso", in prossimità delle rocce seguire a sinistra una buona traccia e giungere alla corda fissa orizzontale che porta alla base delle vie.

Un po' di storia



La parete di Susano, già utilizzata all'inizio del secolo scorso come cava, inizia a essere presa in considerazione come palestra di roccia dal luglio del 1993. La paretina in alto, grazie alla sua visibilità dal sentiero, è la prima a vedere gli spit. Nascono tre vie, grazie a un piccolo B&D da 7.2 volt. A ruota inizia l'esplorazione della parete sottostante, che poi diventerà il punto di forza della falesia. Tante ore per chiodare cinque linee e per approntare il terrapieno, necessario per avere un po' di spazio. Nel 2002 le vie della parte bassa vengono parzialmente richiodate, complice un nuovo trapano, per sostituire i tasselli più datati. Il 2005 è l'anno della quasi completa richiodatura a chiodi resinati inox, in modo da garantire un lavoro sicuro e affidabile nel tempo.

mercoledì 18 novembre 1998

Ricordo di una persona speciale

Ricordo di una persona speciale, che per primo mi ha fatto conoscere questo posto...